martedì 10 maggio 2011

12-19 Aprile – Navigazione con cattivo tempo…






12 Aprile – 00.30
“Padre nostro…”: e chi l’avrebbe mai detto che l’ateo, agnostico, materialista Leon avrebbe recitato con fervore l’unica preghiera che ricorda, prima come ultima e rassegnata richiesta e poi come sincero ringraziamento (!)
Flashback: la mattina è stata fantastica con avvistamento di balenottera che fa i salti tra le onde e il pomeriggio si è concluso tra delfini festanti in un tramonto plumbeo.
Vado al mio turno sotto temporali violenti, lampi e tuoni che illuminano una notte e un mare nero (ma di quelli dove non si vede veramente nulla); Abbiamo a riva tutta la randa e il genoa, ci sono tra i 12 e i 15 knt di apparente con un'onda al traverso un poco fastidiosa. Maurizio è di guardia, è pronto e sta attentissimo alla scotta della randa: all’improvviso il vento gira e si rischia di strambare; diamo 30° al pilota e Maurizio agisce sulla randa con velocità incredibile così per un momento torniamo a gestire il tutto ma…salto di vento di 180°, sale in un amen oltre i 35 knt, straorziamo di brutto, l’albero è quasi in mare, madonna se è piegata, tutto lascato, la ritenuta tiene ed evita danni, prego di farcela, dai Dio dacci una mano e poi…arriva Omero, cala al volo la randa e prende in mano il timone.
Quanto sarà durato il tutto ? 5 minuti, 10 ? Troppo!
Durante non te ne accorgi ma dopo e per tutto il turno continui a tremare (e non è per la pioggia e il freddo…)
h 15.00: abbiamo spostato avanti di 2 ore l’orologio, il fuso cambia e siamo sotto le 1000 miglia; le previsioni dicono che abbiamo davanti almeno 3-4 giorni di bolina dura…
13 – 14 Aprile
Qui oramai è freddo e siamo sempre tra temporali e bonacce; la meteo è in costante evoluzione ma mai in meglio. Ma come faranno i navigatori solitari ? Però quanto sto imparando in questo viaggio! E’ come frequentare un master ma di quelli “intensivi”…
Stiamo comprendendo (a nostre spese) che cosa significhi “gale”: onde, secchiate di acqua che entrano in pozzetto, venti oltre i 30 nodi. Sei di bolina e recuperi in un giorno, dopo 24 ore con le orecchie in acqua, 24 miglia!!!
Stiamo andando ancora verso Nord: ad attenderci una perturbazione con venti previsti tra i 40 e i 50 nodi.
Hai voluto la bicicletta ? Pedala!!!

16 Aprile
La “tempesta” non è ancora arrivata ed è snervante stare in stand-by aspettando…
Quando si è con questo umore si vedono solo le cose negative: lavarsi con le salviettine, lavarsi a pezzi, non avere un briciolo di intimità, non svestirsi per andare a letto (fa troppo freddo), umido costante… meno male che Omero si inventa della zuppe calde strepitose.
Alle 21.30 UTC c’è l’appuntamento radio con “DJ Laguna”. E’ un radioamatore che segue quotidianamente tutti i navigatori italiani che sono per mare, prende le loro posizioni, li mette in contatto tra di loro, ha SEMPRE una parola di incoraggiamento o una battuta per farti sentire meno solo e più vicino a casa.
Il rispetto e la fiducia che senti trasparire nei confronti di Omero è una di quelle cose che ti manda a nanna con una discreta tranquillità…

17 Aprile
E alla fine è arrivata: sono 36 ore che mare e vento stanno dando il meglio e la scenografia è veramente da film: onde e mare come non ne avevo mai visti; spero che il filmato sia venuto perchè è uno spettacolo impressionante,
Ho visto come ci si comporta e cosa si deve fare in questi casi ( e ho capito perchè nessuno ci si vuole trovare se appena possibile...); ho sentito la potenza di un'onda che si abbatte in coperta e il rumore continuo ed impressionante del vento.
Io mi sento oramai molto stanco e mi chiedo come faccia Omero (10 anni più di me) a non dormire in pratica MAI, ad essere sempre pronto, ad occuparsi pure della gestione della cucina e della Freya…

19 Aprile – ore 18.30
Nelle ultime 24 ore abbiamo dormito tutti molto poco: Abbiamo fatto circa 10 miglia utili perché ci siamo dovuti ributtare a Nord a causa di una “simpatica” bassa pressione che si è riposizionata sulle Azzorre creando una situazione di venti e mare non praticabili.
Così dopo una notte agitata in cui si è rotta la drizza della trinchetta (ammainata in coperta ma con drizza in testa d'albero da recuperare), questa mattina ha iniziato a cedere anche il genoa che avevamo ricucito nei giorni scorsi. Così è da sostituire ma sarà un problema calarlo poichè è bloccato da alcune viti - ovviamente in testa d'albero!!! - che si sono allentate e ne bloccano lo scorrimento.
Con tutte le buriane che abbiamo preso i materiali sono stati sollecitati al massimo e bisogna assolutamente che TUTTO sia nuovamente a posto prima che si “riscateni il finimondo”.
Così si è fatta la “pesa” e il più leggero e sveglio – bravo Riccardo!!! – è salito prima in testa d’albero e poi sullo strallo per risolvere i problemi. Se soffrite di vertigini NON guardate le foto!!!
Fare tutto ciò con mare mosso e vento non è stato facile: tutti però ci hanno dato dentro e alle 14.00 abbiamo messo a riva il nuovo genoa e il fiocco.
Omero ha detto: “adesso basta, viriamo e andiamo a casa”. (“country road take me home…” )
Stiamo viaggiando a 7 nodi finalmente con prua verso le Azzorre. Siamo in ritardo con la tabella di marcia e credo proprio che non potrò proseguire fino a Malaga. Oggi ne ho parlato con Omero e vedremo dove sbarcare, ma c'è ancora MOLTA strada da fare

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