mercoledì 4 maggio 2011

4-5 Aprile




h. 04.30...E accade il fattaccio: sono di guardia mentre Giuseppe è al timone; stiamo "dandoci le consegne" e in un amen la Freya straorza.

Un poco di "nervosismo" e mi scappa un "vaff..." Omero, che è uscito subito, mi fa il pelo e il contropelo ed è completamente inutile provare a spiegargli che non era certo rivolto a Giuseppe: mi cazzia senza pietà e per tutto il giorno successivo sono tenuto "sotto osservazione". Ho promesso a me stesso di non arrabbiarmi mai e neppure di rimanerci male. Per una volta imparo ad ubbidire e a non "discute gli ordini" anche se è parecchio strano trovarsi "dall'altra parte"...
h. 17.00: il vento sta aumentando e sta facendo alzare il mare. Un poco d'ansia se penso quanto manca ancora alle Azzorre. Questo tempo che diventa "non-tempo" fa sentire più forte la mancanza delle persone a cui sei legato. Che fisicamente fosse una prova me l'aspettavo (magari un poco meno fisica perchè non sono un cultore dell'esperienza che è bella solo se si soffre) ma non credevo che fosse così dura sotto il profilo mentale.



Con Maurizio, che condivide con me una parte del turno, ho iniziato (prudentemente perchè hai sempre paura di scoprirti - maledetta indole maschile!) a parlare di queste cose e...mi sta veramente "istruendo" su cosa sia una traversata.





5 Aprile h. 12.00




La notte scorsa abbiamo buscato la nostra prim a perturbazione e "non è stato bello"; Omero ridendo mi ha "trascinato" a piede d'albero" per ridurre la velatura e come un novello Achab mi ricordava che ero io ad aver voluto l'avventura"...

Le onde diventano montagne ai miei occhi, la Freya sembra volersi rompere ogni volte che sbatte sull'onda, il vento è rafficato e fa un casino infernale. Ogni cosa di bolina - e siamo oramai al 5° giorno!) diventa difficilissima. Si dorme poco e anche vestirsi per il turno e un casino difficile ma...alle 6 di questa mattina timonavo (legato come un salame) in piedi tra onde bellissime. Era metà nuvolo e metà sole, l'aria già più fredda e io "dipingevo il mio capolavoro". Sono qui per questo ? Per provare questa "scossa", per vivere una esperienza che si ripete da sempre uguale ma diversa ?

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