h. 12.00... Ancora a motore, il vento non ne vuole sapere; c'è un po' di apprensione, quanto gasolio ancora e per quanto tempo. Le previsioni non sono confortanti (aver imparato a leggere le carte meteo è un po' una sfiga in quanto sai subito "in diretta" che aria tira e non puoi raccontartela...). Questa mattina con Maurizio abbiamo guardato sul suo GPS dov'è la nostra casa in Grecia. Sto raccontando a tutti di come abbiamo trovato il posto, di come sia, di questa scelta... un po' è come essere a casa, un po' è come alimentare un desiderio che ti fa venire "un groppo in gola"... Che passa subito quando Omero si "inventa" una bellissima lezione sull'utilizzo del sestante. La capacità di affabulazione dell'uomo è notevole: si mischiano storia della navigazione e vicende personali con un ritmo teatrale. Capisci che tutto non sempre è "vero" ma sicuramente "verosimile" (perchè non un libro su Omero ? sarebbe una storia bellissima...)
10 Aprile - mattina - Buona domenica a tutti: ad Angela, primo pensiero della mattina e voce pensante durante le mie guardie notturne, a mia madre che starà pensando a chissà quali sciagure per suo figlio (la mamma è sempre la mamma!!!), ad Antonella e ai miei amici che stanno leggendo il blog.
La traversata è veramente (al di là degli aspetti velistici) un'esperienza mentalmente dura: sarà la mancanza di sonno, il ritmo alterato, il silenzio rumoroso del mare... Tutto questo ti porta ad avere la coscienza come dilatata, il cervello e i nervi come "decorticati"... Caro Castaneda, altro che funghetti, fatti un po' di Oceano e ne riparliamo!!!
Da ieri sera viaggiamo sotto gennaker tra i 5 e i 7 nodi; questa notte si volava veramente tra le onde.
Con venti finalmente non ostili ma sui 20 nodi abbiamo rinforzato al guardia in pozzetto (siamo in 3) e messo il pilota automatico. Lui (si chiama Giovanni e impareremo a volergli molto bene....) è preciso e ci aiuta a non perdere neanche mezzo nodo o miglio di strada...
Oggi, decimo giorno di navigazione, mancano 1250 miglia alle Azzorre: siamo a metà ma molto vicini alla soglia psicologica delle 1000 miglia... dai che ce la facciamo!!!
11 Aprile
Tra ieri e questa mattina è successo un po' di tutto: un temporale violentissimo e un groppo oltr i 25 nodi ha spezzato la drizza del gennaker che è finito in acqua. Come si può immaginare il mare era molto mosso, le onde facevano ballare la Freya come una matta e noi a raccogliere la vela finita in acqua e poi riporla nel calavele.
In tutto questo Omero mantiene una calma che ti impedisce, nella concitazione del momento, di avere paura: è solo dopo, quando ti siedi e vedi il mare e le onde che le gambe "traballano un poco"...
Nel pomeriggio si è alzato un bel sud-ovest con onda al giardinetto e correre a oltre 8 knt è adrenalina allo stato puro. Il "POGGIA" stentoreo di Omero - che oramai vive in pozzetto - è un altro buon motivo per timonare con la massima attenzione.
Adesso è notte, temporali sparsi e Freya che corre sotto pilota automatico: sapere che fuori ci sono persone che stanno "tenendo sotto controllo" il tutto, amici di cui ti puoi fidare, riesce a farti prendere sonno.
Esco alle 6 di mattina per il mio turno al timone e vengo benedetto da una cascata d'acqua che mi lava completamente: il mare è nero e incazzatissimo ma la Freya è come se dicesse che queste per lei sono sciocchezze...e infatti il vento cala e per sfruttare ogni refolo e carburante tangoniamo il genoa a farfalla (come quelli che navigano sul serio, come nei libri!!!). Dopo un po' si chiude tutto e si rimette il gennaker e si ricomincia...
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